COSA E’?
La terapia manuale funzionale osteopatica (#terapiamanualeosteopatica #TMFO) è generalmente conosciuta ed impiegata nella risoluzione di disturbi muscolari e articolari, in particolar modo quelli di collo e schiena. Molte persone, però, non sono a conoscenza del fatto che buona parte di questi disturbi sono dovuti ad un’alterazione posturale causata da una tensione anomala degli organi interni, spesso latente.
La terapia manuale funzionale osteopatica (#terapiamanualeosteopatica #TMFO) adotta una metodologia olistica, secondo cui ogni parte della persona è dipendente dalle altre. Il corretto funzionamento di ogni parte assicura quello dell’intera struttura e – dunque – il benessere. L’individuo è visto nella sua globalità come un sistema composto da muscoli, strutture scheletriche ed organi interni, che trovano il loro collegamento nei centri nervosi della colonna vertebrale.
La Manipolazione Viscerale (#manipolazione #manipolazioneviscerale #terapiamanualeosteopatica # TMFO) risulta efficace nel porre rimedio a questi squilibri funzionali e strutturali del corpo, tra i quali rientrano disfunzioni di tipo muscolo-scheletrico, vascolare, nervoso, urogenitale, respiratorio, digestivo e linfatico. E’ focalizzata sugli organi interni, il loro ambiente e la loro potenziale influenza su molte disfunzioni strutturali e fisiologiche. Essa permette la valutazione ed il trattamento delle dinamiche di movimento in relazione a organi, membrane, fascia e legamenti, aumentando la comunicazione propriocettiva all’interno del corpo, alleviando il dolore e risolvendo disfunzioni e postura scorretta.



Per visceri si fa riferimento agli organi addominali e toracici e alle membrane connettivali che li avvolgono (comunemente chiamate capsule). Tali organi sono ancorati direttamente o indirettamente allo scheletro del tronco mediante il tessuto connettivo composto da fasce e legamenti: quando lo scheletro si muove assieme alla colonna vertebrale, i visceri lo seguono permettendone i corretti movimenti. In presenza, invece, di una restrizione di mobilità, l’organo mette in tensione la propria struttura connettivale, impedendo il corretto movimento della colonna. Gli organi, altresì, sono costantemente messi in movimento ad ogni atto respiratorio dalla dinamica diaframmatica (notevolmente benefica per la salute degli stessi organi) e, quindi, ne influenzano il meccanismo e a loro volta ne vengono influenzati. D’altro canto, ogni organo è anche dotato di una propria mobilità intrinseca detta motilità generata dalla memoria del movimento cellulare embriologico. Tale movimento si ripete incessantemente in modo ritmico durante tutta la vita: la sua armonia è sinonimo di buona vitalità dell’organo.